MCLAREN TECHNOLOGY CENTRE

Inizia con una partenza all’alba dall’aeroporto di Milano Linate, dopo aver passato la notte in viaggio dalle rispettive città di provenienza, la “giornata speciale” dei cinque ragazzi del corso 2015/2016 MTS che, con la migliore prestazione nel pit stop all’esame di fine corso, grazie a Mobil 1 si sono meritati la visita al McLaren Technology Centre di Woking, UK.
Un sogno? Sì certamente, ma a volte i sogni si realizzano, non senza impegno e determinazione in ciò che si fa.
L’emozione si respira durante il viaggio in aereo. Tra chiacchiere e qualche sbadiglio, i ragazzi si ritrovano a distanza di pochi mesi dal termine del corso, e si scambiano gli aggiornamenti delle loro vite in continuo movimento, tutte accomunate da una passione: il motorsport. L’ambizione? Lavorare in questo mondo, dove farsi strada non è semplice. Se poi sei una bella ragazza come Carolina, devi fare l’ulteriore sforzo di risultare credibile e dimostrare le tue capacità, anche più dei tuoi compagni di squadra.
Ognuno di loro ha la propria predilezione: ruote scoperte, GT, rally, ma è fuori discussione che la F1 rappresenti il traguardo più ambito, il gradino più alto del podio per ogni tecnico del motorsport.
All’arrivo a Gatwick, ad attendere la delegazione MTS c’è un driver: dopo una prima sosta per un breakfast very british in un country club, la meta si avvicina e l’emozione è palpabile. L’arrivo a Woking è sbalorditivo: uno shuttle traghetta i ragazzi attraverso un parco che conduce alla sede del McLaren Technology Centre, che subito appare come luogo di sintesi ideale tra alta tecnologia e prestazioni sportive, una visione di perfezione e design nella campagna inglese. La visita si apre con una carrellata dei modelli iconici che hanno segnato la storia delle competizioni sportive di McLaren: dalla Austin 7, l’auto con la quale Bruce McLaren vinse la sua prima competizione sportiva all’età di 15 anni, alla MP4 4 di Ayrton Senna, l’auto più titolata della gloriosa storia McLaren, vincitrice del campionato F1 del 1988, passando per la McLaren F1 a 3 posti del 1998 e alle frecce d’argento con cui Mika Hakkinen divenne campione iridato, sempre nel 1998. Il tour continua nell’area dedicata all’officina in cui vengono assemblate le vetture F1 di Button e Alonso, per proseguire con un’emozionante occhiata alla galleria del vento, dove ogni anno vengono effettuate circa 50 ore di test per i modelli stradali e da competizione di McLaren. In seguito, un pit stop proprio nell’area dedicata ai pit stop di McLaren F1, dove vengono effettuati ben 150 test a settimana. Le domande rivolte alla guida del tour sono tante e puntuali, a testimonianza della preparazione maturata in MTS: una dimostrazione di professionalità premiata dall’elettrizzante sensazione di stringere tra le mani un autentico volante di F1, un concentrato di alta tecnologia dai numeri incredibili: 650 funzioni, 45 tasti ed un valore di ben 30.000 sterline! Prima del lunch, servito in una magnifica sala dove ogni dettaglio rimanda al simbolo McLaren e alla filosofia del brand, una tappa obbligatoria nella sterminata hall of fame con l’esposizione di tutti i trofei vinti da casa McLaren.
La gita si conclude con una foto di gruppo davanti alla F1 e alla supercar stradale, a testimonianza che non si è trattato di un sogno ma di un’esperienza unica, vissuta grazie a Mobil 1, comune partner di McLaren e di MTS, e all’impegno profuso nell’anno trascorso tra i box e le aule dell’Autodromo Nazionale di Monza, dove ha sede MTS.
La ricerca della perfezione e delle performance più competitive, come per McLaren, continua anche per i ragazzi MTS: per loro, la corsa verso la pole position nel mondo del motorsport è appena cominciata!

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