Troppo spesso, quando si parla del rombante mondo motociclistico, si fa l’errore di considerare esclusivamente i piloti o, al limite, i team manager.
Sono le figure maggiormente esposte, che lavorano nella parte visibile del paddock ma dietro le quinte ci sono tantissime altre persone senza le quali niente di quello che accade in pista potrebbe succedere.
Un esempio? I meccanici, tanto per citare delle figure professionali chiave nella costruzione dello spettacolo motociclistico, i veri deus ex machina. Il loro lavoro è indispensabile, è grazie al loro intervento che i piloti possono sfrecciare sull’asfalto, compiere imprese esaltanti e stupire i loro tifosi con sorpassi e derapate al limite della fantascienza.
Un meccanico di gara, che sia in Moto GP o in Superbike, ha una grandissima responsabilità sulle spalle: chi segue le corse difficilmente si accorge della sua presenza, se non quando le telecamere entrano nel paddock e riprendono i
piloti nel backstage, mentre i loro sodali sistemano e lavorano alle moto.
Chi, invece, lavora nell’ambiente conosce perfettamente l’impegno e le difficoltà di questo mestiere e rivolge ai meccanici il massimo rispetto; gli stessi piloti nutrono nei confronti dei loro meccanici grande affetto e stima, perché è grazie a loro se possono scendere in pista con moto performanti e competitive.
Ma cosa fa un meccanico del Moto GP o della Superbike?
Il suo lavoro inizia ben prima di quello dei piloti e degli professionisti che lavorano nel paddock.
Il team dei meccanici, infatti, arriva in pista circa uno/due giorni prima dei piloti, perché è loro dovere costruire il box della scuderia.
Questo è un lavoro che richiede qualche ora, infatti si inizia solitamente intorno alle 8/9 del mattino del mercoledì e si conclude prima di pranzo: senza il box non si può andare avanti e non si possono impostare gli altri lavori nel paddock, quindi è importante che la sua costruzione non si protragga eccessivamente.
Il lavoro preliminare sulla moto
Una volta finito il box ci si può dedicare alle moto ed è qui che inizia il lavoro più complicato e delicato in assoluto.
Per ogni pilota, in Moto GP, arrivano al paddock due moto (di cui una di riserva per ogni eventualità). Le Moto vengono smontate dai meccanici e revisionate: si elimina completamente la carena e si lasciano nude, in modo che possano essere accuratamente pulite e controllate a in ogni parte.
Inevitabilmente, a ogni tappa del campionato la moto viene aggiornata con nuovi
elementi. Questa operazione richiede del tempo e non si finisce mai prima del giovedì, anche perché il lavoro dei meccanici in questa fase dev’essere supportato da quello degli ingegneri, che hanno il compito di controllare tutti i sensori di bordo sia prima che dopo aver rimontato tutti i pezzi.
Il test della verità arriva nel momento in cui la moto viene accesa, solitamente non prima del giovedì pomeriggio. Con il veicolo in moto si ricontrolla tutto con l’ausilio della strumentazione di diagnosi elettronica, per verificare che ogni parte e ogni componente funzioni correttamente e nel pieno delle sue capacità.
Basta anche una piccola sbavatura, una piccola imprecisione per rendere la moto quasi inutilizzabile in pista, quindi è fondamentale prestare la massima attenzione a ogni valore e a ogni rumore emesso dalla moto.
Questo è il lavoro preliminare che viene effettuato prima che la moto venga messa effettivamente in pista: solitamente a queste operazioni non partecipa il pilota ma non è raro che ogni tanto venga richiesta la sua presenza per alcuni particolari settaggi che richiedono la sua sensibilità, dovendo poi essere lui a portarla in pista.
I settaggi e il lavoro di squadra
Il lavoro del meccanico di moto, però, non si esaurisce con la preparazione del mezzo, anzi, è appena iniziato.
Il weekend di gare del campionato inizia solitamente il venerdì con le prove
libere e i meccanici raggiungono la pista il venerdì mattina alle prime luci del giorno per controllare per l’ennesima volta le moto e le prestazioni. I sensori e tutte le parti elettroniche, nonchè i freni e la frizione sono elementi che devono necessariamente essere verificati prima di ogni movimento del mezzo, a ogni accensione, per verificare che sia tutto in regola: oltre che avere la responsabilità delle perfomance del pilota, infatti, i meccanici hanno
anche la responsabilità della sua sicurezza in pista ed è sufficiente una piccola anomalia per causare problemi di elevata entità.
Ovviamente, nel team ci si divide il lavoro: se alcuni meccanici sono impegnati nella verifica e nel controllo della vettura, con conseguente lettura dei dati successiva, altri sono impegnati nelle operazioni di svuotamento e pesatura del serbatoio, che deve rispettare gli standard imposti dal regolamento del campionato.
Il serbatoio viene lasciato vuoto, ben protetto e al sicuro, fino a mezz’ora prima della partenza delle prove, quando viene riempito per entrare in pista.
Preparazione degli pneumatici

L’altra parte fondamentale della preparazione delle moto che compete al team dei meccanici sono gli pneumatici.
Chiunque segua la Moto GP o, in generale, le gare motociclistiche conosce benissimo l’importanza di questi elementi per il corretto assetto della moto e quindi: per tali ragioni, finché la moto non entra ufficialmente il pista non viene equipaggiata con le gomme da gara, che vengono tenute al riparo, protette
dalle termocoperte nella parte meno in vista del box, ma viene mossa con le gomme da trasporto.
Il lavoro del meccanico del Moto GP può essere affascinante e avvincente: i giorni
maggiormente impegnativi del weekend di gara sono senz’altro il mercoledì e il giovedì, mentre nel momento in cui la moto viene mandata per la prima volta in pista il grosso del lavoro è già fatto.
Il compito dei meccanici del Moto GP è quello di risolvere i problemi della moto e del pilota prima che questi possano verificarsi.
Ovviamente, è impossibile ridurre a zero qualsiasi eventuale problema: questo mondo è pieno di imprevisti e il compito dei meccanici è proprio quello di prevedere gli imprevisti e fare in modo che non si verifichino. Anche mentre
la moto è in pista, sia in prova che in gara, i meccanici ne seguono l’evoluzione e registrano i dati attraverso il sistema informatico, per valutare come si comporta il mezzo e quali possono essere le modifiche da apportare, il tutto in team con gli ingegneri del box.
Diventare meccanici del Moto GP non è un gioco da ragazzi e oltre ad avere ottime competenze di meccanica applicata e di elettronica ci vuole una grandissima passione per questo lavoro, che porta in giro per il mondo in una routine molto impegnativa sotto diversi punti di vista.
Impegno, passione, professionalità e dedizione sono i capisaldi per svolgere questo lavoro nel migliore dei modi e le possibilità di carriera sono molto interessanti per chi desidera intraprendere questo viaggio e realizzare un sogno.